E’ stato pubblicato “The Cultural and Creative Cities Monitor” della Commissione Europea

The Cultural and Creative Cities Monitor Joint Research Centre 2017 Edition

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The Cultural and Creative Cities Monitor. 2017 Edition. This first edition of the Cultural and Creative Cities Monitor shows how well 168 selected cities in 30 European countries perform on a range of measures describing the ‘Cultural Vibrancy’, the ‘Creative Economy’ and the ‘Enabling Environment’ of a city.
The Cultural and Creative Cities Monitor is designed to help national, regional and municipal policy makers identify local strengths and opportunities and benchmark their cities against similar urban centres using both quantitative and qualitative data. The Cultural and Creative Cities Monitor is thus an instrument to promote mutual exchange and learning between cities. For researchers, the pool of comparable data is expected to generate new questions and insights into the role of culture and creativity in cities’ social and economic wellbeing.
The Cultural and Creative Cities Monitor supports the European Commission’s efforts to put culture at the heart of its policy agenda.
It provides a common evidence base at city level that illuminates the importance of culture and creativity and their contribution to improving socio-economic perspectives and resilience.

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save the date: 12 luglio 2017, Firenze, presentazione del libro “La formazione al management culturale. Scenari, pratiche, nuove sfide” a cura di Antonio Taormina

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Antonio Taormina

slide Firenze okIl volume si avvale dei contributi di: Lucio Argano, Fabrizio Maria Arosio, Franco Bianchini, Alessandro Bollo, Sara Bonesso, Giada Calvano, GiannaLia Cogliandro Beyens, Alessandro Colombo, Fabio Donato, Mimma Gallina, Alessandra Gariboldi, Fabrizio Gerli, Fabrizio Montanari, Pierluigi Richini, Monica Sardelli, Annachiara Scapolan, Annick Schramme, Antonia Silvaggi, Michele Trimarchi, Bruno Zambardino.

La definizione di manager culturale è entrata ormai stabilmente nel lessico della gestione e delle politiche della cultura. Sta ad indicare un professionista in possesso di competenze chiave – in continuo divenire – che attengono più aree disciplinari; una figura le cui funzioni, di fatto non riconducibili a protocolli condivisi, comprendono più ambiti d’azione. Questo libro tratta della sua formazione e dei relativi paradigmi, contenuti, modalità. Da qui l’adozione di molteplici punti di vista, la giustapposizione di analisi di impianto accademico, interventi critici, esiti di ricerche empiriche. Ci si pone, tra gli altri, l’obiettivo di rappresentare lo stato dell’arte, nel nostro paese…

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